lunedì 12 aprile 2010

Il disturbo ossessivo-compulsivo

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, detto in breve DOC, è caratterizzato dalla presenza di ricorrenti ossessioni e/o compulsioni di intensità e frequenza tale da determinare grande impegno di tempo, oppure una interferenza significativa nella vita di chi ne è affetto.
Chi soffre di questo disturbo riconosce, almeno in parte, che le ossessioni e le compulsioni sono dei sintomi psicologici in quanto eccessivi o irrazionali, tuttavia ritiene di esserne dominato al punto da non riuscire a liberarsene.


Le ossessioni sono dei pensieri, preoccupazioni, dubbi o impulsi percepiti come intrusivi che determinano intenso disagio o ansia. Le ossessioni più comuni riguardano la paura di contaminazione, dubbi relativi alla possibilità di aver fatto male a qualcuno (tipico è il dubbio di aver urtato qualcuno con l'automobile), l'impulso a disporre gli oggetti secondo un ordine simmetrico, l'impulso di compiere azioni orrende o reprimevoli (come pugnalare persone care, spogliarsi in luoghi sacri, bestemmiare).

Le compulsioni (dette anche rituali) consistono invece in comportamenti ripetitivi o attività mentali che hanno lo scopo di ridurre l'ansia determinata dalle ossessioni. Ad esempio, se l'ossessione riguarda la contaminazione, la compulsione può consistere nel lavarsi ripetutamente, se l'ossessione riguarda l'ordine, la compulsione può consistere nel riordinare e controllare gli oggetti, se l'ossessione consiste in impulsi aggressivi, la compulsione può consistere in attività mentali tese a punirsi per quei pensieri (ad esempio contare un certo numero di volte, pensare ripetutamente a qualche altra cosa), etc. Le compulsioni più frequenti riguardano il lavarsi, il controllare, il contare, il ripetere alcune azioni apparentemente bizzare per un certo numero di volte.



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