La Fobia Sociale consiste nella intensa paura di manifestare imbarazzo, disagio o ansia in situazioni in cui si è esposti pubblicamente, come ad esempio parlare in pubblico, mangiare, scrivere, o persino conversare e manifestare le proprie opinioni.
La fobia sociale deve essere distinta dalla comune timidezza in quanto le conseguenze sulla vita sociale e relazionale sono marcate e significative, invece la timidezza è un tratto del carattere senza significative conseguenze e generalmente ben accettato.
La paura prevalente della fobia sociale è quella di essere giudicati come inadeguati, stupidi, ridicoli, "pazzi", incapaci, nel momento in cui dovessero manifestarsi segni di imbarazzo come arrossire, tremare, non riuscire a parlare in modo fluido, etc.
Quando effettivamente si trovano nelle situazioni temute, le persone che soffrono di Fobia Sociale manifestano ansia intensa o persino attacchi di panico.
Generalmente, chi soffre di questo disturbo tende ad evitare i luoghi e le situazioni temute (evitamento). Questo aspetto è di grande rilevanza per la diagnosi del disturbo che può essere fatta solo se è presente una significativa interferenza nella vita sociale, affettiva o lavorativa.
Il meccanismo psicologico che alimenta la Fobia Sociale è il circolo vizioso di ansia anticipatoria che può manifestarsi anche molto tempo prima la previsione di una situazione di esposizione (ad esempio un esame, una discussione pubblica, etc.) e che dà luogo poi effettivamente ad una condizione di ansia ed imbarazzo quando si verifica la situazione, con conseguente aumento dell'ansia anticpatoria per le situazioni future.
lunedì 26 aprile 2010
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